Vai al contenuto

Psicoterapia con il bambino

“E’ nel giocare e soltanto mentre gioca che l’individuo, bambino o adulto, è in grado di essere creativo e di fare uso dell’intera personalità, ed è solo nell’essere creativo che l’individuo scopre il suo vero sè”

(D. W. Winnicott )

Come psicologo per bambini, e come adulto soprattutto, mi rendo conto quanto possa essere difficile riuscire a comprendere il disagio del bambino, non usiamo gli stessi canali comunicativi e ci troviamo fondamentalmente impotenti di fronte al loro dolore e ci sentiamo frustrati perchè non riusciamo a capire come aiutarli. A volte è addirittura difficile accorgerci del loro malessere perchè spesso si esprime attraverso comportamenti che tendiamo a giudicare. Allora ci sembrano capricciosi, viziati, chiusi caratterialmente, svogliati…e chi più ne ha più ne metta. Eppure…eppure sentiamo che qualcosa non torna, ma non sappiamo dire cosa.

A volte il malessere può essere legato a difficoltà che sono accadute nel passato (lutti, problemi di salute, cambiamenti importanti nell’ambiente di vita), oppure ci si può trovare di fronte ad un blocco dell’evoluzione naturale dell’infanzia (per esempio la regolazione delle emozioni, le autonomie, le difficoltà con le amicizie o i passaggi scolastici).

L’obiettivo del mio lavoro come psicologo per bambini è proprio quello di aiutare il bambino stesso  a sciogliere i nodi più o meno profondi che lo bloccano, oppure i genitori a comprendere in maniera più chiara ed approfondita la situazione e decidere come intervenire.

Mi occupo di disturbi della sfera emotiva e comportamentale/relazionale e lo faccio utilizzando forme di terapia appropriate all’età e capaci di dare espressione al disagio anche senza dover usare le parole come la Terapia di gioco e la terapia del Gioco della Sabbia (Sand Play Therapy), entrambe.

La Terapia di gioco

Le esperienze di disagio creano nei bambini emozioni che non possono ancora essere elaborate dalla mente razionale, che non è sufficientemente matura per inserirle in schemi più grandi, queste emozioni allora finiscono per organizzarsi ad un livello non linguistico, sotto forma di sensazioni corporee, comportamenti inconsapevoli.

A questo punto non è più possibile esprimerle a parole ed è per questo che diventa fondamentale il gioco, che per loro è un canale espressivo naturale attraverso cui apprendono, conoscono se stessi e le proprie relazioni nel mondo che li circonda.

Attraverso di esso i bambini imparano a comunicare con gli altri, ad esprimere le loro emozioni, a modificare comportamenti e sviluppare abilità nel risolvere situazioni problematiche.

Il gioco fornisce una distanza sicura dai loro problemi e consente di scoprire le abilità necessarie per superarli, le esperienze fonte di disagio possono così essere ristrutturate in modo naturale e vengono integrate fino a sbloccare il corso naturale dello sviluppo.

La Sand Play Therapy

La Sand Play Therapy è una tecnica di psicoterapia ad orientamento Junghiano creata da Dora Kalff che trasse a sua volta ispirazione dal Gioco del Mondo di M. Lowenfeld. Nel Gioco della Sabbia vengono utilizzate una o più vaschette di sabbia di misura prestabilita all’interno delle quali possono essere costruiti degli scenari utilizzando delle apposite miniature che rappresentano un mondo in miniatura (figure umane, animali, mezzi meccanici, alberi, edifici etc..).

Il bambino può così esprimere liberamente, all’interno dello spazio libero ma protetto della sabbiera, i contenuti emotivi profondi ed i conflitti che vive. Nel momento in cui riesce a dare espressione al proprio mondo interno nella sabbiera si attiva un processo di rielaborazione delle esperienze necessario per ritrovare il suo benessere psicologico.