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Compiti estivi: istruzioni per l’uso

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Arriva l’estate e con lei i tanto temuti compiti per le vacanze. Ad essere sinceri i compiti estivi spesso si trasformano in una seccatura, non solo per i bambini ma anche per i genitori. Incastrarli tra i viaggi, i centri estivi e un po’ di sana nullafacenza non è sempre facile. E qui sorge l’eterna domanda: ma servono davvero o se ne potrebbe fare a meno?

Perchè sono utili?

I compiti estivi non sono solo una seccatura ma sono utili, e per ragioni che vanno oltre il semplice mantenimento degli apprendimenti.

Da un lato rappresentano sicuramente un elemento cruciale nell’educazione dei bambini, offrendo loro l’opportunità di consolidare quanto appreso durante l’anno scolastico e prepararsi per il successivo. Infatti, nonostante la pausa estiva sia un periodo di meritato riposo, è comunque essenziale che i ragazzi mantengano un certo livello di attività intellettuale per evitare la cosiddetta “perdita estiva” delle conoscenze.

I compiti estivi però possono rivelarsi utili anche per stimolare la curiosità e la capacità di auto-organizzazione dei bambini, perchè favoriscono lo sviluppo di abilità fondamentali come la gestione del tempo e la responsabilità. Avere dei compiti abitua i bambini ad assumersi impegni e doveri, li incoraggia a sviluppare l’autonomia ed a scoprire le forza di volontà. C’è una stretta connessione tra sapere di dover fare i compiti, percepire come una responsabilità quel dovere, decidere di farli e organizzare il proprio tempo per farli al meglio; è così che senza accorgersene facendo i compiti i ragazzi esercitano la loro volontà.

Ovviamente il senso di autonomia e di responsabilità si costruiscono nel tempo e variano a seconda dell’età dei bambini. E’ per questo che hanno bisogno di essere guidati un po’ dai genitori.  Si, siete proprio voi che quando la voglia di fare viene meno dovrete fungere da motivatori. Ed essere motivatori come potrete ben immaginare non vuol dire sostituirsi ai figli nel fare i compiti ma piuttosto aiutarli a trovare le strategie migliori per riuscirci da soli. Ma quindi, quale potrebbe essere il modo migliore per accompagnarli nel portare a compimento questo loro impegno?

Come organizzare i compiti estivi: Una strategia per il successo

Una buona organizzazione è la chiave per affrontare i compiti estivi senza stress. E’ fondamentale tenere un approccio equilibrato, che tenga conto delle preferenze dei vostri figli ma anche delle necessità dei ritmi familiari. Inoltre è molto importante stabilire una routine, la ripetitività per i bambini è molto importante e va a rappresentare dei binari “stabili” sui quali muoversi e che può fungere da “traino” naturale per portare avanti il lavoro. Una ipotesi di organizzazione potrebbe essere la seguente, ma è solo una tra le tante possibili:

  1. Riposo nelle prime due settimane: Dopo un anno scolastico intenso, è importante concedere ai bambini un periodo di riposo totale. Le prime due settimane di vacanza dovrebbero essere dedicate al relax, al gioco e al tempo libero, senza l’obbligo di pensare ai compiti.

  2. Creare un calendario: Successivamente, può essere utile costruire insieme un calendario dei compiti estivi. Questo deve tenere conto dei fine settimana e delle attività organizzate come viaggi in famiglia e campi estivi che dovranno essere off-limits per i compiti. Evitare di pianificare compiti durante questi periodi aiuta a ridurre lo stress e permette ai bambini di godersi appieno le loro esperienze.

  3. Distribuzione equilibrata: Prevedere sessioni di studio regolari, ad esempio, tre o quattro volte alla settimana, alternando le materie. Questa alternanza evita la monotonia e stimola diversi aspetti cognitivi. Si può anche iniziare con le materie preferite da vostro figlio per poi passare alle altre, e così via settimana per settimana.

Quando, Dove e Come svolgere i compiti estivi

Per rendere i compiti estivi un’esperienza positiva, è fondamentale creare un ambiente di studio e una routine adeguati:

  1. Orari regolari: Scegliere un momento della giornata in cui i bambini sono più concentrati e riposati. La mattina, ad esempio, può essere un buon momento perché i bambini sono più freschi e attenti. Per lo stesso motivo si potrebbero utilizzare le ore dopo il riposino pomeridiano.

  2. Luogo di studio: Scegliere un luogo tranquillo e privo di distrazioni. Un ambiente confortevole, ben illuminato e con tutto il materiale necessario a portata di mano favorisce la concentrazione. Ovviamente più è lontano da televisori e giochi meglio è.

  3. Alternanza tra le materie: Per evitare la monotonia e mantenere alta la motivazione, alternare le materie durante la settimana. Un giorno dedicato alla matematica, un altro alla lettura, un altro ancora alle scienze, e così via, può rendere lo studio più vario e stimolante.

Come renderli divertenti: Trasformare il dovere in piacere

Un approccio creativo può trasformare i compiti estivi da un obbligo a un’attività piacevole non solo da fare da soli ma magari anche in compagnia:

  1. Gamification: Introducete elementi di gioco nello studio. Potete usare quiz, gare di velocità o creare un sistema di punti e ricompense per incentivare il completamento delle attività.

  2. Attività interattive: Per le materie umanistiche, organizzate letture drammatizzate o scrivete storie insieme. Per la matematica, risolvete problemi attraverso giochi o applicazioni interattive.

  3. Collaborazione: Coinvolgete gli amici dei vostri figli. Organizzare sessioni di studio di gruppo può rendere l’apprendimento più stimolante e socialmente arricchente.

  4. Incorporare hobby e interessi: Collegare i compiti agli interessi personali dei bambini può aumentare la motivazione. Ad esempio, se il bambino ama i dinosauri, cercate libri di matematica o scienze che trattano di questo argomento.

In conclusione, i compiti estivi, se ben organizzati e resi piacevoli, possono essere un’opportunità per i bambini di imparare divertendosi. È fondamentale che i genitori accompagnino i propri figli in questo percorso, creando un ambiente sereno e stimolante che favorisca non solo l’apprendimento, ma anche il benessere e la serenità del bambino. In questo modo potrete riuscire ad evitare lo stress ai vostri figli, ma anche a voi stessi.

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