La paura è una emozione di valore
adattativo, è quella che ci permette di evitare situazioni
pericolose o di fuggirne quando si realizzano. La paura rappresenta la base dellansia, anchessa adattativa
fino a che non vengano superati certi livelli di guardia.
Possiamo avere due fondamentali forme d'ansia; l'ansia del disagio e l'ansia dellIo; mentre lansia da disagio si
riferisce al timore che possa accadermi qualcosa di pericoloso, l'ansia dell'Io
si riferisce soprattutto al timore costante di essere giudicati negativamente
tanto dagli altri quanto da se stessi.
L'ansia dellIo risulta sempre una
problematica sovrastrutturale all'ansia da disagio, in quanto essa è un fattore eziologico di estrema importanza nel
determinare un blocco alla soluzione del problema originario; tanto per fare un
esempio, supponiamo che un soggetto sia in ansia tutte le volte che si accinge
a prendere l'ascensore (ansia del
disagio), tale problema risulta affrontabile fintanto che viene accettato,
ma allorché il soggetto comincia a deprimersi e a vergognarsi per tale
difficoltà (ansia dell'Io), ogni
cambiamento risulta inaccessibile.
In altre parole possiamo affrontare
la paura e la vergogna solo se ci accettiamo profondamente come persone che
provano paura e vergogna. Se ho paura del rifiuto degli altri, ci sono
molte probabilità che sarò inevitabilmente rifiutato.
Un primo modo di affrontare l'ansia
o la paura sta quindi nellaccettazione di se stessi e del disagio potenziale
("Il fatto di stare male è fastidioso ma accettabile"),
nellaccettazione dei suoi aspetti catastrofistici ("l'evento può
accadere, ma non posso essere certo che
sia pericoloso come lo immagino") e nella riduzione della aspettative perfezionistiche che sono causa di atteggiamenti
di autosvalutazione.
Il presupposto del cambiamento sta proprio nel passare dall'ansia nevrotica
alla semplice e sana preoccupazione.
Di fronte ad un pericolo è normale essere preoccupati, ma soltanto a patto
che la preoccupazione ci consenta di trovare percorsi alternativi alla
salvaguardia di sè ed offra opportune condizioni per riflettere sul problema
che si sta affrontando.
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