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Vengono svolte sedute di gioco, attraverso le quali i bambini possono accedere ad un'area intermedia tra il mondo interno ed il mondo esterno; in questo modo il gioco diventa espressione di ciò che si muove nell'anima del bambino e nell'essere rappresentato viene anche integrato; il gioco ha una funzione terapeutica nel momento in cui tramite il come se il bambino può imparare a superare le situazioni di disagio.
La dimensione del gioco è uno degli strumenti più adatti per dare forma e spazio a tutto ciò che non ha parole per emergere alla coscienza.
Le esperienze di disagio creano nel bambino emozioni che non possono ancora essere elaborate dalla mente razionale che non è abbastanza matura per inserirle in schemi di riferimento adulti, devono quindi essere scisse dalle esperienze di tutti i giorni e finiscono per organizzarsi ad un livello non linguistico, sotto forma di sensazioni corporee, comportamenti inconsapevoli; a questo punto non è più possibile esprimere le emozioni a parole ed è per questo che diventa fondamentale il gioco; manipolando gli oggetti il bambino può rappresentare i suoi vissuti interni e nella fantasia può cambiare la propria realtà fino a creare una trasformazione del dolore ed una sua evoluzione; tramite il gioco che si pone fra fantasia e realtà il bambino può ristrutturare le esperienze fonte di disagio ed integrarle fino a sbloccarsi e riprendere il normale sviluppo.
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