Lautostima è lidea che ognuno ha di se stesso, si riferisce a schemi di comportamento e di pensiero che vengono utilizzati nella
vita di tutti i giorni per leggere le esperienze e valutarle; può essere
intesa tanto a livello globale
quanto specifico, cioè relativo ai differenti contesti di vita ( relazioni
interpersonali, contesto lavorativo, ambiente familiare, emozioni, relazione
con il proprio corpo etc..) e si basa
sulla valutazione espressa da un individuo riguardo ad eventi e comportamenti
passati; quindi in base alle esperienze passate si costruisce il presente e
vengono influenzate le esperienze future.
In
questo senso avere una buona considerazione di se stessi,
quindi giudicarsi e pensarsi in termini favorevoli, agisce come una sorta di sistema immunitario che consente di
affrontare in modo efficace quanto la vita ci propone e di attingere a
capacità di ripresa qualora ci si confronti anche con gli inevitabili
insuccessi ; viceversa,
una considerazione negativa di se stessi può determinare un maggior timore
nell'affrontare i problemi e le circostanze della vita e una minore capacità di
recupero di fronte agli insuccessi.
In effetti, quanto
è più alta la stima di noi stessi, tanto più tendiamo a essere ambiziosi, non
solo e non necessariamente per quanto concerne la carriera o i guadagni, ma più
in generale, per tutto ciò che speriamo di ottenere dalla vita, sia nell'ambito
affettivo e sentimentale sia nella sfera intellettuale, creativa, spirituale.
Viceversa, più è bassa la
stima di noi stessi, più i nostri obiettivi sono limitati e addirittura più
difficile diventa raggiungerli. Entrambe queste posizioni tendono a
rafforzarsi e a perpetuarsi: più ci stimiamo più sentiamo il bisogno di
esprimere la nostra ricchezza interiore e di confrontarci con gli altri quando
invece ci sottovalutiamo diventa più difficile portare avanti le proprie idee,
esprimere i propri sentimenti e in ultima analisi entrare in relazione con gli
altri.
Comunque in via generale lautostima si connota come
un'esperienza molto soggettiva, legata più a ciò che ciascuno sente e pensa a
proposito di se stesso, che non a quello che gli altri credono di lui; in
effetti, spesso siamo proprio noi in prima persona ad essere i nostri peggiori
critici. Infatti anche aspetti importanti che possono farci sentire meglio nei
confronti di noi stessi, o metterci al riparo da un possibile giudizio negativo
esterno, o ancora farci sentire maggiormente a nostro agio in situazioni
particolari - ad esempio un buona cultura, la ricchezza, le conquiste sessuali
etc. - non sono aspetti costitutivi
della stima di sé, la possono influenzare ma non la determinano. In effetti, lautostima è un qualcosa che tocca
gli aspetti più profondi e intimi della nostra persona essendo connessa sia al percepirsi
come individui competenti sia al percepirsi come persone degne di essere amate.
Quindi alla base
del concetto di autostima ci sono tanto aspetti legati alla fiducia in se
stessi quanto aspetti che rimandano alla capacità di amarsi:
- L'amore di sé : è ciò che ci consente di apprezzarci
ed accettarci nonostante i propri difetti e limiti ed indipendentemente
dal successo o dal fallimento delle nostre prestazioni. Questa componente
non protegge dalla sofferenza di un insuccesso ma è quella che permette di
continuare a sforzarsi di migliorare. In fondo è fondamentale riuscire ad
accettarsi per ciò che si è senza pretendere la perfezione.
- La visione di sé : è lo sguardo che rivolgiamo a noi
stessi, vale a dire la valutazione, fondata o meno, che facciamo delle
nostre qualità e dei nostri difetti. Una visione positiva di noi consente
a ciascuno di sentirsi all'altezza nell'affrontare ciò che la vita
riserva; viceversa una visione di noi troppo limitata o timorosa, ci
espone molto di più al disorientamento e all'insicurezza.
- La fiducia in se stessi si applica soprattutto alle nostre
azioni. Essere fiduciosi significa pensare che si è capaci di agire in
maniera adeguata nelle situazioni importanti; il suo ruolo è fondamentale in quanto la stima di sé ha
bisogno di azioni per mantenersi o svilupparsi.
Queste tre
componenti della stima di sé in genere sono interdipendenti: l'amore di sé facilita una visione positiva di se
stessi e quindi il credere nelle proprie capacità e il sapersi proiettare nel
futuro che a sua volta porta ad agire senza eccessivi timori di eventuali
insuccessi o del giudizio altrui.
Come si può vedere lautostima è in fondo un processo, un
modo di relazionarsi al mondo ed alle persone ma anche un modo per interpretare
e dare un significato al mondo; essa filtra
gli eventi esterni ed attribuisce un significato agli stimoli (successi,
fallimenti, relazioni etc. ) e costruisce
e consolida lopinione di sé e la
consapevolezza dei propri limiti e delle proprie potenzialità. Quanto detto
permette di identificare almeno quattro
prerequisiti per avere una buona stima di sé:
- Buona consapevolezza di sé quindi essere consapevoli dei propri limiti e pregi, dei propri
desideri, sentimenti, bisogni anche quando non ci piacciono, degli
obiettivi che si intendono raggiungere, dei successi e degli insuccessi
ottenuti.
- Capacità di accettarsi, intesa come la capacità di essere rispettosi e solidali con se
stessi, anche quando non si prova ammirazione o apprezzamento per le
proprie sensazioni o decisioni.
·
Avere uno scopo nella vita, una meta da
raggiungere.
·
Capacità di attuare azioni coerenti che siano espressione di ciò che siamo e
dei valori che ci appartengono.
Dove nasce lautostima
Alcuni
autori sostengono che la stima di sé origini dal confronto tra l'immagine
che ciascuno ha di se stesso - ossia il sé
percepito - e l'immagine di ciò che si vorrebbe essere, sé ideale. In questo senso, tanto più il sé
percepito è lontano e di meno valore o soddisfazione rispetto al sé ideale,
tanto più si ha una bassa stima di sé; viceversa, tanto più si ha
consapevolezza delle proprie carenze, ma si trae soddisfazione dai propri punti
di forza, tanto più la stima di sé aumenta.
Il concetto di sé - ossia il proprio modo di considerarsi e
definirsi, in senso più o meno positivo si struttura ad un'età molto precoce; le immagini
di sé che i bambini sviluppano durante la prima infanzia - in base alla
percezione di una positiva o negativa relazione con le principali figure di
accudimento e in base all'essersi sentiti o meno bambini degni d'amore e
d'importanza - avranno un'influenza per tutta la vita. Compito
fondamentale dei primi anni di vita è quello di acquisire un buon equilibrio tra
fiducia di base e sfiducia di base tanto
nei confronti di se stessi che degli altri. Fiducia
e sfiducia originano
dalla qualità della relazione che il bambino sperimenta con le proprie figure
di riferimento (madre e padre) e devono essere modulate dalla speranza che i
propri bisogni e le proprie richieste verranno soddisfatti. Grazie ad un'equilibrata integrazione di fiducia,
sfiducia e speranza, il bambino può imparare a tollerare la frustrazione e
le delusioni, a ridefinire continuamente i propri progetti e le proprie
aspirazioni, a proiettarsi nel futuro e a mantenere nel tempo un'equilibrata
stima di sé.
Da una parte
quindi la qualità delle relazioni
primarie ha un peso fondamentale per la costruzione della propria autostima, dall'altra quest'ultima è soggetta a modificazioni sia per le
esperienze che di volta in volta si fanno, sia per la qualità delle relazioni
che intrecciamo con le persone significative incontrate nell'arco dell'intera
nostra esistenza.
Il concetto
di sé di un individuo infatti è anche, un riflesso delle opinioni comunicate da altri significativi. Da questo punto di vista, la società fornisce una
sorta di specchio in cui l'individuo si vede riflesso, scoprendo la sua
immagine o meglio una possibile definizione di sé. Da questo punto di
vista anche il confronto sociale è
importante nell'originarsi e nel modificarsi della stima di sé. Infatti in tutte le situazioni sociali e a tutte le età, ci si paragona agli altri e di conseguenza si traggono delle conclusioni su se stessi. Nella vita tutti
individuiamo dei modelli da imitare e frequentare queste persone e cercare di
imparare da loro può contribuire ad aumentare la nostra autostima. Al contrario
ci sono anche persone alle quali assolutamente non vuole assomigliare; anche il
confronto con queste ultime può aiutarci a star bene con noi stessi. E'
importante sottolineare che la stima di
sé è suscettibile di modifiche, non rimane costante nel tempo, ma può
essere incrementata e sostenuta in modo da diventare un elemento funzionale al
nostro star bene con noi stessi e gli altri.
Torna a Benessere
Home